AdZMuseo
L’idea del museo della strumentazione tecnica usata all’ITIS “Carlo Zuccante” nasce (tra il 1975 e il 1980), nel momento in cui bisognava trovare un posto all’Univac 9200 dismesso dal laboratorio di informatica. Da questa idea, ancora embrionale, prende piede il progetto di Andrea Morettin e Andrea De Rossi, riportato integralmente in questa pagina MITIC-Z.
Come si vede il progetto – completo, articolato, con molte possibilità di approfondimento – è rivolto agli studenti, con conoscenze informatiche non elementari, motivati e capaci. Al punto 5 il progetto fa anche riferimento alla “collaborazione di ex docenti e di tutto quel personale che potrà fornire informazioni”. Quindi può essere interessata la nostra associazione anche se al momento della stesura del progetto nessuno ne ipotizzava l’esistenza.
Tuttavia gli eventi ben noti degli ultimi due anni hanno parzialmente raffreddato questo tipo di iniziative, obbligando ad accantonarle in attesa di tempi migliori. In questa situazione, l’associazione ha realizzato il progetto AdZMuseo per contribuire a riaccendere l’interesse sul museo, compiendo un primo passo verso la ripresa del progetto scolastico iniziale.
In sintesi, ci si propone di:
- verificare la possibilità di completare i due pannelli esplicativi con i cartelli previsti inizialmente
- predisporre schede esplicative per ogni elemento del museo, descrivendo caratteristiche, prestazioni, e soprattutto la storia e l’impiego all’interno dell’ITIS
- stabilire un percorso guidato delle bacheche che compongono il museo, realizzato con smartphone, associando ad ogni elemento un QR-code che rimanda alla relativa scheda esplicativa pubblicata in web sul sito dell’associazione
- predisporre sul sito dell’associazione un percorso virtuale che permetta una visita alternativa al Museo ed ai suoi elementi
- permettere, agli studenti che lo richiedano, l’accesso diretto alle schede esplicative, in modo da creare altre forme più sofisticate di percorsi guidati del museo, coordinate dai docenti interessati
- proporre forme di interattività tra visitatori e dispositivi del museo, ad esempio rendendoli operativi, e permettendo l’accesso, o almeno la visione (ad esempio con videogiochi o codice di sviluppo, con software originale o emulato), una volta alimentati i vari banchi
In un futuro, si potrebbe immaginare una estensione di questo nostro progetto, che coinvolga più direttamente i nostri soci e le risorse che si pensa di poter reperire, in modo da ampliare fisicamente il museo con altre bacheche espositive ad ospitare nuovi dispositivi.
Dispositivi attualmente esposti nelle teche del museo.
Olivetti Programma 101
L’Olivetti “Programma 101” fu presentato per la prima volta alla BEMA, grande esposizione dei prodotti per ufficio, che si tenne a New York nell’ottobre del 1965. Continua a leggere >
Rockwell AIM 65
Siamo nell’anno 1976 e il computer personale non è ancora una idea acquisita, si pensava potesse servire solo un sistema per imparare ad usare il microprocessore. Continua a leggere >